domenica 30 giugno 2019

Sassi e cavallette



Sassi e cavallette, che cosa hanno in comune?
Seguitemi e proverò a spiegarvelo. Ci sono cose che, per quanto si cerchi di pianificare e organizzare, si è costretti a rimandare.
Quando si tratta di me e di progetti esclusivamente miei è frustrante, certo, ma lo diventa ancora di più se parliamo di commissioni che, mio malgrado, non posso portare a termine in tempi ragionevoli o che addirittura sono costretta a ritardare a tempo.. indeterminato.

Non soffro di “rimandite cronica”. Non dipende da una cattiva “gestione del tempo” o di “priorità” sballate - se qualcuno si azzarda a suggerirmi un corso di gestione del tempo rischia grosso - ma di situazioni oggettive, personali e lavorative che richiedono tempo e attenzione, due cose a me necessarie per dipingere: se non ne dispongo non posso farlo, e farlo bene.
Di tutto questo sono molto, molto molto dispiaciuta, soprattutto con le persone che mi hanno commissionato dei dipinti e sono ancora in attesa.

Questa al momento è però la mia nuova normalità e fa schifo, proprio come fa schifo la nuova normalità del clima.
Ok, ma.. le cavallette? Ci stiamo arrivando, non le ho tirate in ballo tanto per scrivere, e il clima c’entra, eccome!

Una delle cause del mio ritardo nelle consegne è la necessità di procurarmi dei sassi adatti, particolari. Nel mio deposito sotto il letto, in balcone e in cantina non ne ho delle dimensioni o forme giuste e dipingere un sasso non adatto è un disastro, ci ho già provato.

Già, solo che le ultime uscite sassi programmate sono state puntualmente interrotte dagli allerta meteo: neve, precipitazioni intense con alto rischio idrogeologico – leggete: fiumi in piena – oppure maltempo anticiclonico con ondata di caldo sahariano..
Trovarsi nel greto di un fiume con un allerta meteo in corso non è raccomandabile, credetemi. A questa lista mancano le.. cavallette, ma a questo punto - e tanto per essere ottimisti - immagino che si aggiungeranno la prossima volta.

Nel frattempo oggi, in attesa della sera che si prevede nuovamente con minime notturne al di sopra della soglia di definizione di “notte tropicale” e il termometro che alle 16:42 segna solo 31,5° all’ombra, cerco di essere produttiva impiegando al meglio il tempo libero domenicale e le energie che mi rimangono.

Non ho i sassi che mi servono e non ho un condizionatore ma ho carta, forbici, colla e tavole di legno e compensato. Qualcosa ne verrà fuori.




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